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Questo blog ha preso a cuore le vicende d’oltreoceano che riguardano i costi dell’insulina e le difficoltà, per quanti sono diabetici, tipo 1 in particolare, di potersela comprare perché senza soldi e copertura assicurativa. Con Peter si è riportato quanto è accaduto e sta accadendo negli USA, 50 stati 50 regimi sanitari un comune denominatore: la salute è considerato un fatto personale e le conseguenze in termini di sostenibilità sono quel che la cronaca riporta. Certo c’è l’assistenza in alcune realtà per i meno abbienti e pensionati ma i coni d’ombra restano e il problema dell’insulina continua ad essere irrisolto. Ma molti mi chiedono perché tanta insistenza nel perorare la causa?

Innanzitutto, l’insulina è un farmaco salvavita, è un diritto umano, a prescindere dalla geografia politica e luogo di residenza, poi c’è la questione delle questioni: la sostenibilità della cura, e il termine afferisce a tante patologie che oggi vengono trattate con farmaci innovativi e costosi. Basta pensare ai  farmaco per curare la epatite C, 25mila euro a compressa, o i biologici per immunoterapia, quelli per patologie autoimmuni per fare degli esempi.

Le nuove insuline hanno costi elevati e così è anche per i dispositivi tecnologici di somministrazione del farmaco (pancreas artificiale, microinfusore e monitoraggio continuo dell’insulina). Il diabete è una malattia che per numero di persone colpite, costi per il sistema sanitario, tra il coacervo di terapie in prontuario, gadget biomedicali, esami e diagnostica pone degli evidenti problemi di sostenibilità della cura da parte dei singoli stati. Quindi essere indifferenti agli avvenimenti targati USA significa esserlo per quanto potrà accadere in Europa, Italia compresa, a breve: la sconfitta e fine del sistema sanitario universalistico, già ampiamente ridimensionato del resto, e il passaggio al si salvi chi può e si curi chi può.

La strada che si sta tracciando sembra essere questa: d’altronde rispetto a tali problematiche c’è un atteggiamento di ignavia, indifferenza da parte della grande maggioranza di noi diabetici e associazioni collegate, mentre una piccola élite di benpensanti si ritrova a disquisire loop, e altre tecnologie costose ed appannaggio di una cerchia ristretta di persone.

Per tutti costoro mi congedo lasciando il testo “profetico” di una canzone di Enzo Jannacci da titolo: il Bonzo…

A un, du, a un du tri quatr…

Mi han detto che un bonzo (un bonzo…chi è ?)

Un prete buddista (ah)

si è bruciato ‘sto bonzo…

Si e cosparso di benzina

nella piazza principale e poi e……

(Che cosa è successo?) Niente,

si è dato fuoco da se perche vuole la libertà,

 

La libertà de brusà

De brusà per pudè campà

Per campà per lavurà

Lavurà per pudè brusà

(“Ah! ah! ah!”)

 

M’han detto che in Fiandra

(“in Fiandra…dov’ è ?”)

nel Belgio

(“ah!”)

È saltata per aria

‘na miniera

(“de carbun!”)

Son finiti bruciacchiati

Asfissiati, anneriti dal grisùùù- uhhhhhhhh

(“che cos’è successo?”)

Niente!

Più di sessanta terùn

Son finiti all’aldilà

Han finì de tribulà

De tribulà per pudè campà

De campà per lavurà

Lavurà pe pudè ‘sfissià

 

Io c’ho la macchina

c’ho un bel mestiere

e non faccio il minatore

c’ho la mutua

c’ho la casa al terso piano e

c’ho i servizi col bidet

cosa interessa a me

della mia libertà

La libertà de brusà

de brusà per pudè campà

e campà per tribulà

E tribolare per campare

E tribulà per pudè campà

E de campà per pudè ‘sfissià

E de sfissià per pudè campà

E libertà per pudè brusà

 

M’han detto ier sera

(“ier sera ? cus’è ?”)

Il dottor Biraghi

(“chi è ?”)

il caporeparto

(“ah!”)

che son licenziato

in tronco

 

È per via della flessione

sul mercato principale e poi ehhhh- uuuuhhuuhhh

(“Che cosa è successo ?”)

Piango!

Des’ m’interessa anche a me

della mia libertà

La libertà de brusà

De brusà per pudè campà

Libertà de lavurà

De lavurà e dopo asfissià

Lavurà per pudè campà

E tribulà per pudè murì

(“Ah! ah! ah!”)

 

Non c’ho più la macchina

son disoccupato

la mia donna mi ha lasciato

sensa mutua

sensa casa

non c’ho piu’ neanche il bidet

 

Sono qui peggio di un bonzo

Non c’ho neanche la benzina per bruciaaaarrr uuuuuhhhhhhhh

Des’ m’interessa anche a me

della mia libertà

Libertà de lavurà

de lavurà per pudè campà

E campà per poi tribulà

E tribolare per campare

E campà per pudè brusà

E libertà e libertà

Allora libertà … confessione

No, confessione e libertà

No, libertà e rivoluzione

No … sì … rivoluzione

No… rivoluzione

Si’ … si’ si’ , rivoluzione

Libertà di rivoluzione

È libertà la rivoluzione

Libertà per tribulà

E libertà per la rivoluzione

Libertà … rivoluzione