Gli inibitori del sodio-glucosio cotransporter-2 (SGLT-2) sono stati ampiamente utilizzati nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 (T2DM) per la versione più diffusa di diabete si ottengono buoni risultati terapeutici. Esistono ancora controversie sugli inibitori della SGLT-2 e sulla loro efficacia nel trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 1 (T1DM).
A studiare l’impatto di tale trattamento sui tipo 1 questa volta ci hanno pensato gli scienziati cinesi quali hanno cercato in tre database (Pubmed, Embase e Cochrane Library) studi randomizzati controllati di trattamento degli inibitori SGLT-2 per T1D dall’inizio del nostro studio fino al 5 marzo 2020.
I ricercatori hanno identificato 1653 che soddisfano i nostri criteri di ricerca, 22 studi inclusi in risultati qualitativi e 8 studi clinici randomizzati includevano risultati quantitativi. Rispetto al gruppo di controllo, è stato riscontrato che il gruppo di trattamento con inibitori SGLT-2 ha avuto un’aumentata incidenza di: chetoacidosi (P <0,00001, OR 4,34, IC al 95% [2,37, 7,96], I 2 = 18%), eventi che portano alla sospensione (P <0,0001, OR 1,76, IC 95% [1,34, 2,31], I 2 = 0%), infezione genitale (P <0,00001, OR 3,64, IC 95% [2,82, 4,70], I 2 = 0% ), riduzione del volume (P = 0,006, OR 2,10, IC 95% [1,23, 3,59], I 2 = 4%) e diarrea (P = 0,008, OR 1,64, IC 95% [1,14, 2,36], I 2= 0%). Tuttavia, il rischio di diarrea era correlato alla dose in base all’analisi dei sottogruppi. L’incidenza di: infezione del tratto urinario (UTI), eventi cardiovascolari, eventi renali, danno epatico e frattura non era significativamente diversa per i gruppi sperimentali rispetto ai risultati per i gruppi di controllo.
Pertanto nonostante abbia mostrato qualche promessa come approccio terapeutico, l’applicazione degli inibitori SGLT-2 per i pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 deve essere attentamente valutata.
Pubblicato in Diabetes Obesity and Metabolism il 21 maggio 2020.