La cura del cancro rappresenta una delle sfide più complesse nel campo della medicina moderna, ma quando il paziente oncologico è anche affetto da una malattia cronica come il diabete o l’ipertensione, la situazione diventa ancora più intricata. È necessaria una gestione integrata e sistematica per migliorare non solo i risultati del trattamento oncologico, ma anche la salute generale del paziente. A sottolineare questa esigenza è il dott. Samuel Cykert, del UNC Lineberger Comprehensive Cancer Center, che ha lanciato un appello per colmare il divario tra la cura del cancro e la gestione delle malattie croniche.

Secondo Cykert, i pazienti oncologici affetti da malattie croniche spesso presentano esiti peggiori, una problematica particolarmente evidente tra i pazienti neri. Gli studi hanno dimostrato che le persone con malattie croniche sono meno propense a ricevere trattamenti standard per il cancro, come chirurgia, chemioterapia o radioterapia. E quando tali trattamenti vengono avviati, spesso non vengono completati a causa delle complicazioni derivanti dalle loro condizioni croniche.

La scarsa comunicazione tra i medici di medicina generale e gli oncologi rappresenta un ostacolo significativo in questa dinamica. “È quasi tradizione che la cura del cancro e la gestione delle malattie croniche siano isolate”, afferma Cykert, aggiungendo che la comunicazione tra oncologia e assistenza primaria è spesso limitata a note mediche preimpostate, senza un reale dialogo in tempo reale per coordinare le cure. Questo problema si aggrava quando la cura del cancro avviene in un centro accademico mentre la gestione delle malattie croniche viene affidata a sistemi o comunità separati.

Per affrontare questa problematica, Cykert ha proposto un approccio in tre fasi per migliorare la gestione delle cure e i risultati complessivi per i pazienti:

Durante la Diagnosi: È essenziale integrare la gestione delle malattie croniche con la cura oncologica sin dalla diagnosi. Promemoria automatici per la gestione delle cure croniche potrebbero essere attivati ogni volta che viene ordinato un esame complesso o una procedura medica, garantendo che le condizioni croniche non vengano trascurate.

Durante il Trattamento: I team di cura devono definire chiaramente chi è responsabile della gestione delle malattie croniche durante il trattamento oncologico. L’utilizzo di navigatori infermieristici per facilitare la comunicazione tra i team può garantire un’efficace gestione delle condizioni croniche, riducendo al minimo gli impatti negativi del trattamento oncologico.

Dopo il Trattamento: La gestione delle malattie croniche dovrebbe diventare una priorità nel piano di cura post-trattamento. Una valutazione completa del rischio cardiovascolare e l’implementazione di interventi appropriati sono fondamentali. Inoltre, i pazienti dovrebbero essere incoraggiati a seguire stili di vita sani, come una dieta equilibrata, l’abbandono del fumo e l’inizio di un programma di esercizi fisici.

“Il trattamento del cancro, grazie ai progressi della medicina di precisione, può spesso trasformare un’aspettativa di scarsa sopravvivenza in anni di vita di alta qualità,” ha dichiarato Cykert. “Non possiamo permettere che questi straordinari progressi vengano vanificati dalla sottogestione delle malattie croniche, in particolare nei pazienti più vulnerabili.”

In conclusione, per migliorare realmente la qualità della vita dei pazienti oncologici affetti da malattie croniche, è cruciale un approccio integrato e collaborativo che consideri ogni aspetto della loro salute. Solo attraverso un’efficace co-gestione si potranno ottenere risultati ottimali, riducendo le disparità di trattamento e garantendo a ogni paziente la possibilità di vivere al meglio delle proprie potenzialità.

“È quasi tradizione che l’assistenza oncologica e la gestione delle malattie croniche siano isolate e che la comunicazione tra oncologia e assistenza primaria sia limitata a note mediche standard”, ha affermato Samuel Cykert, MD, professore di medicina presso la UNC School of Medicine e co-presidente del Lineberger Equity Council. “C’è pochissima comunicazione in tempo reale per delineare le responsabilità dell’assistenza man mano che l’assistenza progredisce e praticamente nessun ciclo di feedback per garantire che le preoccupazioni siano affrontate tra i regni. Questo problema è esacerbato quando l’assistenza oncologica è in un centro accademico e altre cure sono in un sistema o comunità separato”.
CREDITO
Centro oncologico completo UNC Lineberger