“Il diabete ora si sconfigge col bisturi”: è il titolo ricorrente sui media in questi ultimi giorni; ma di sensazionalismi analoghi nei lustri, nei decenni, se ne sono stati tanti e altri ancora ve ne saranno. Un conto è fare disinformazione tipo questa, ovvero sparare notizie ad effetto per catturare l’attenzione e vendere più copie di giornali, più pubblicità, dando da intendere soluzioni a ricaduta universale, quando così non è. Il compito più difficile, e meno remunerativo nell’immediato, è dato dal fornire l’informazione completa e credibile su ogni aspetto del fatto: la malattia, la terapia, quanti e chi sono i malati che possono beneficiare di una nuova soluzione terapeutica.
Le illusioni, i sogni, lasciamoli raccontare ai demagoghi, ai ciarlatani, nella speranza che costoro non si trovino mai a confrontarsi direttamente la cruda realtà della malattia, del dolore e della sofferenza.
Beh effettivamente, oggi, 23/12/2009 , circa un paio di anni dopo la data dell’intervento sul blog, questa notizia è stata confermata dall’esecuzione di parecchi interventi risolutivi.
Cioè la diversione bilio-pancreatica è un’operazione che GUARISCE dal diabete di tipo 2 nell’80% dei casi e vale anche per i pazienti normopeso in quanto risolve un problema metabolico oltre che di semplice richiesta insulinica.
E’ giusto quello che scrivi, cioè non è una soluzione immediatamente disponibile per tutti i pazienti, ma perlomeno si può provare a sottoporsi alla visita e poi non prevede l’utilizzo di immunosoppressori quindi non richiede terapie a vita sostitutive di un apatologia a vita.
E’ una CURA per il diabete tipo 2, non una nuova terapia, però, e questo fa una bella differenza.
Chi scrive è un neodiagnosticato tipo 1, quindi con tutto l’entusiasmo di voler combattere contro la malattia che deriva dalla neo situazione.
Ti faccio i complimenti per la tua lunga carriera di diabetico, credo che ci volgia davvero una grossa forza di volontà e due *** così!