Dolcificare

Tra gli argomenti ricorrenti nel diabete e suoi affini c’è la dieta, ovvero la corretta alimentazione. Oggi riappare all’indice dell’attenzione pubblica il tema dei dolcificanti, rivisto e corretto; l’altra volta c’era l’aspartame che provoca il cancro, la stessa cosa era accaduta molti anni prima (20) alla saccarina(tumori), qualche giorno fa il sorbitolo provocava la diarrea e gastrite; nel presente non vanno bene tutti agli prodotti: acesulfame, xilitolo, ecc. Il punto sarebbe che i su detti articoli non servono allo scopo: ovvero a contenere l’eccesso di calorie nella dieta, ma, anzi, contribuirebbero alla lievitazione dell’apporto calorico. Insomma non c’è speranza? Penso di no, in primo luogo il problema di base resta sempre l’equilibrio e il controllo nel cibo come nello stile di vita, e poi state pur certi che nel frattempo leggeremo di qualche smentita, o di nuovi risultati nel campo della ricerca che ribaltano la precedente. Per informare riporto qui di seguito i principi dei principali dolcificanti.

Ciclammato: Ha un potere dolcificante superiore di 50 volte a quello dello zucchero e non viene metabolizzato, quindi non apporta calorie. La Dose Giornaliera Accettabile è di 11 milligrammi per chilo di peso corporeo (660 milligrammi per una persona di 60 chili).

Xilitolo: Ha un potere dolcificante superiore di 50 volte a quello dello zucchero e non viene metabolizzato, quindi non apporta calorie. La Dose Giornaliera Accettabile è di 11 milligrammi per chilo di peso corporeo (660 milligrammi per una persona di 60 chili).

Saccarina: La saccarina è il dolcificante più antico ed utilizzato, scoperta casualmente nel 1879 dall’americano Constantin Fahlberg. Ha un potere dolcificante superiore 500 volte a quello dello zucchero e non apporta calorie. La Dose Giornaliera Accettabile (DGA) è 5 milligrammi al giorno per chilogrammo di peso corporeo (300 milligrammi per una persona di 60 chili).

Acesulfame: ha un potere dolcificante superiore di circa 200 volte a quello dello zucchero e non apporta calorie. La Dose Giornaliera Accettabile è di 9 milligrammi per chilo di peso corporeo (540 milligrammi per una persona di 60 chili). E’ stabile al calore ed è molto solubile in acqua.

Aspartame: ha un potere dolcificante superiore di 200-300 volte a quello dello zucchero e non viene metabolizzato, quindi non apporta calorie. La Dose Giornaliera Accettabile è di 40 milligrammi per chilo di peso corporeo (2.4 grammi per una persona di 60 chili).

Nei prodotti in cui è presente l’aspartame, viene sempre riportato in etichetta: “Il prodotto contiene una fonte di fenilalanina”. Infatti, l’acido aspartico e la fenilalanina sono i due amminoacidi (presenti nei più comuni alimenti) che vengono combinati per sintetizzare l’aspartame. I soggetti affetti di fenilchetonuria, una malattia metabolica che viene diagnosticata alla nascita mediante screening su tutti i neonati, devono eliminare dalla loro dieta la fenilalanina.