colon

Chi ha il diabete e deve essere sottoposto ad esami medici strumentali non ha particolari procedure diverse rispetto a chi non è diabetico. A volte capita di vedere qualche diabetico/a furbetto/a che, per passare avanti nella fila d’attesa dice: sono diabetico sa devo fare l’iniezione d’insulina… ma questo in verità è un pretesto. Difatti con le varie tipologie di insulina, e soprattutto con quella basale che garantisce un livello di stabilità costante della glicemia, in attesa di iniettarsi quella rapida prima dei pasti principali, il problema dell’attesa di fatto non esiste più.

La musica cambia quando si parla di esami particolari che richiedono una preparazione specifica, o addirittura l’anestesia generale; in questi casi esistono dei protocolli medici che occorre seguire sotto stretta osservazione sanitaria, con un occhio in più per il buon compenso glicemico.

Ma un caso ancora più mirato riguarda un tipo di esame, che il sottoscritto ha dovuto fare qualche hanno fa: la colonscopia; questo tipo d’indagine endoscopica richiede una preparazione con una dieta, due giorni prima del test, priva di fibre (quindi pane, cereali, frutta e verdura) e una forte somministrazione di una purga per svuotare completamente l’intestino crasso e via conseguenti.

Ora si deve stare molto in guardia con questo tipo di esame, poiché un ridotto, o quasi nullo, apporto di carboidrati assieme ad un non adeguato cambio dello schema d’insulina, può portare inevitabilmente ad una crisi ipoglicemica nel diabetico (come mi è successo). E’ interessante notare come in questa fase preparatoria non via sia una concertazione tra medici internisti e diabetologi, e questo la dice lunga sulla nostra condizione quando si tratta di fare sul serio.

Ecco in estrema sintesi questo voleva essere un contributo, testimonianza utile a tutti gli interessati.

P.S. : Stesso discorso equivale per altri due esami: il clisma del tenue, il clisma opaco; che, per fortuna, oggi sembrano essere superati da altri percorsi diagnostici.