Il primo vero giorno completo di vacanza si è aperto con un’impennata della glicemia al risveglio (310 mg/dl), causa della cena non proprio leggera della sera prima, 120 g di carboidrati; comunque ho fato sei unità di aspart, due in più rispetto al dosaggio base, anche perché oggi devo camminare parecchio e di conseguenza consumare, perciò non voglio provocare ipoglicemie di percorso nel mio diabete. E domani si vedrà…

Per tornare al lato turistico: leggendo la guida mi sono fatto un’idea di cosa sono i “tholos”.

Le capanne a tholos sono strutture in pietra a secco costruite da pastori e contadini come ripari ; ricordano per struttura i trulli pugliesi e i nuraghe sardi.
Sono stati descritti per la prima volta nel 1876 dal chietino Giovanni Chiarini, ma solo nel 1992 uno studio di Edoardo Micati tenta un censimento completo dei migliaia di tholos presenti sulla Maiella sul Gran Sasso e sulla Montagna dei Fiori.
Tra le zone citate la Maiella è la più ricca di capanne (circa il 75% del totale) e sono diffuse fino a 1850 metri di quota.
I complessi più interessanti si possono osservare vicino a Roccamorice, nel Parco della Maiella, dove ci sono le capanne di La Valletta, Colle della Civita e Valle Giumentina la quale presenta uno dei più grandi tholos di tutta la Maiella.
Tratta dal sito: Abruzzo verde e blu