A livello scientifico si è aperta una discussione sull’efficacia o meno dell’aspirina, della cardioaspirina, nel prevenire sui diabetici il rischio di infarti, ictus e malattie cardiovascolari. Essendo io soggetto a rischio: col diabete di tipo 1 e madre ipertesa, e morta precocemente per infarto; padre iperteso e con ipercolesterolemia; nel 2000 il cardiologo mi prescrisse la cardioaspirina. Nel 2004 sono stato colpito da un leggero ictus, è il farmaco mi fu sostituito con la ticlopidina, medicinale che continuo a prendere tutt’ora.

Ma oggi leggo questa notizia tradotta dall’inglese dal sito: Progetto Diabete

Mercoledì, 5 Novembre 2008

[PD_SHOTS 01655] Aspirina non proteggerebbe il cuore nelle persone con diabete

L’aspirinetta, normalmente prescritta dai medici ai pazienti diabetici per proteggere il cuore da eventuali attacchi cardiaci o ictus, non sembrerebbe essere così efficace da giustificarne un tale ricorso. Mentre risulta efficace per quei soggetti che hanno già avuto una patologia cardiaca, la sua assunzione regolare da parte dei pazienti diabetici non sortisce alcun beneficio.

Secondo l’autore dello studio, il Dr. William Hiatt della University of Colorado, l’aspirina sebbene sia economica e reperibile con facilità in tutto il mondo, dovrebbe essere prescritta solo a chi ne ha veramente bisogno, come soggetti sintomatici con patologie cardiovascolari. I ricercatori fanno notare che dallo studio condotto, l’aspirina è risultata efficace solo negli uomini o donne che avevano già avuto un infarto o ictus e non hanno trovato evidenze a supporto dell’uso indiscriminato che se ne fa attualmente come prevenzione primaria per gli eventi cardiaci.

[Tratto da: American Diabetes Association – A cura di Linda Possanzini]

E sulla mia pelle ho potuto constatare come la cardioaspirina non sia stata utile ad evitare l’insorgere delle menzionate situazioni: mi piacerebbe saperne di più su questo tema.