Ripercorrendo ancora una volta l’argomento della visita medica di controllo per il diabete che, come messo in evidenza nel post della scorsa settimana, viene svolta con una processo a volte incompleto o comunque bisognoso di ulteriori approfondimenti e quindi di più tempo a disposizione per affrontarli in modo esaustivo; in questo contesto che fare? Sarebbe bello per tutti i problemi avere una risposta pronta all’uso ma non sempre è così. Io in questi casi mi regolo facendo uso, in caso di necessità, di una visita in “libera professione” (a pagamento). Le regole del servizio sanitario pubblico sono di per sé piuttosto inquadrate: per un diabete con insulina (tipo 1 o 2 che dir si voglia) le visite vanno fatte con una periodicità di una ogni tre mesi, in caso di scompenso il tempo si stringe ad uno o due mesi. Al di la della scansione temporale degli incontri coi sanitari vi sono sempre dei temi che possono richiedere una replica, e come ho già detto in questi casi l’unica possibile soluzione è nella “libera professione”. Poi si ci sono anche le situazioni che possono richiedere un secondo parere medico: io non sono mai ricorso a questo genere di esperienza, ma francamente ci sto pensando anche in relazione all’evoluzione terapeutica nel diabete.