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Un argomento perenne nella vita col diabete riguarda l’ipoglicemia, ovvero l’improvviso calo di zucchero nel sangue. L’ipo è un trabocchetto della malattia insidioso e pericoloso per sé e anche per gli altri, che se non preso in tempo può dare non pochi problemi nell’esistenza quotidiana. Una soluzione completa per affrontare la situazione ipoglicemica non l’ho trovata: certo anche io seguo le indicazioni fornite dai medici per gestire ed evitare la questione al centro di questo post; ma spesso un conto è la teoria l’altro la pratica. Col tempo mi sono reso conto di sentire l’arrivo dell’ipoglicemia quando sono concentrato sul lavoro o comunque impegnato con un’attività; viceversa non riesco a percepire l’approssimarsi di una crisi ipoglicemica in condizioni di relax e riposo. Il punto critico rimane sempre legato alle ipoglicemie notturne: per fortuna da quando faccio l’insulina Lantus non ne sono più arrivate (almeno questo). Nell’attesa di un qualcosa che ci aiuti a vivere meglio ed a sorpassare il problema ipoglicemia, si deve continuare a gestire il tema con i soliti mezzi: zucchero e attenzione.