mensaSempre per restare sul tema del rapporto tra diabete e lavoro, questa volta voglio affrontare un aggiornamento sulla mia alimentazione durante la pausa pranzo. Il desiderio di scrivere su questo argomento è legato al leggero cambio di orario a cui ho dovuto adeguarmi di recente, e per mantenere una gestione dei tempi senza effetti si sbilanciamento della glicemia mi sono auto organizzato l’approvvigionamento alimentare per il pasto lavorativo, in un parola porto da casa la gamella. Il bilancio, ad un mese dal nuovo percorso alimentare, è abbastanza positivo;  in primo luogo sono io che stabilisco tutta la catena di preparazione del cibo, senza incappare in sgarri nutrizionali e simili; e poi il quadro del compenso del diabete viene mantenuto entro parametri buoni, ed in questo ambito riesco anche ad avere un po’ di tempo nello stacco per fare una piccola passeggiata; l’unica aspetto negativo è dovuto al mancato riscaldamento delle pietanze (assenza di strumentazione utile allo scopo), ma col tempo penso di organizzarmi meglio. Alla fine l’importante è mantenere l’obiettivo dello stare bene, ed in questo ci sto riuscendo.