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La settimana diabetica  comincia sotto il profilo della stabilità: la mia condizione resta compensata nonostante qualche episodico sbalzo verso il basso o verso l’alto. La media dei valori della glicemia si attesta sui 148 mg/dl. La questione aperta e ancora non risolta (e chissà se verrà mai chiarita) riguarda gli altri annessi e connessi: in particolare per quanto riguarda l’artrite reumatoide e le complicazioni derivate dal diabete come l’ipertensione arteriosa e l’insufficienza renale cronica; in questi giorni debbo incontrare il reumatologo per la visita di controllo periodica, e confido di non avere grandi aspettative circa questo appuntamento, della serie se non si può migliorare almeno cerco di non peggiorare la mia condizione fatta di malattie a carattere autoimmunitario. L’ho già scritto in precedenza: il problema che si presenta ricorrente ed irrisolto da circa quindici anni riguarda, tra le altre cose, l’inefficacia della terapia per tenere sotto controllo l’ipertensione arteriosa, considerato l’ampio giro di valzer di pastiglie assunte in questo ampio arco di tempo e che non è servito a niente. In conclusione persiste il consueto dilemma: che farsi?

Aggiornamento dell’ultimo minuto: questa domenica ho registrato un evento ipoglicemico (58 mg/dl) con successivo sbalzo iperglicemico (352 mg/dl); come al solito si è verificata una alterazione “a montagne russe”. Anche per questa volta niente di nuovo sotto il sole.