L’idea di formare la miliardesima associazione a tema diabete, centrata sul tema della dispersione dei diabetici, ovvero tradotto in parole quotidiane: coloro che se ne fottono della malattia, nasce dal mio vissuto e da quello di altri che come nella lunga “militanza” con la patologia, ed in particolare nella fase adolescenziale e fin verso ai trent’anni dell’esistenza, se ne sono fregati di come andava la glicemia e tutto resto, prendendo ad esempio il noto cantautore bohemien Vasco Rossi né “Vita Spericolata”.
Il dato dei diabetici dispersi non c’è e invece un’anagrafe di questa realtà sarebbe importante averla perché quelli che rifiutano un minimo di controllo, coloro che fanno in proprio, in giovane età e anche in fase adulta sono molti di più di quanto si pensa, per esperienza lo dico e ribadisco.
Fare da acchiappa diabetici dispersi potrebbe sembrare un compito oltre che improbo anche di carattere sociale, ed in parte è vero poiché i costi per la società, sia in termini economici che umani, sono e saranno sempre maggiori, con un aggravamento dei compiti per le strutture mediche preposte a far fronte al problema. Come si dice in questi casi: da qualche parte si deve pur cominciare.