La glicemia va tra un controllo e l’altro, regolare tra le pieghe del tempo e l’evoluzione degli anni, con un poco di zucchero il diabete scorre sulle diverse sponde e tra le onde del mare, a momenti calmo e poi passa la burrasca ma in fondo la vita va presa così con il suo altalenarsi di attimi e situazioni. E davanti a tutto questa massa di valori come ci comportiamo, quali misure prendiamo?
Le risposte sono sempre le solite: scrivere i valori della glicemia su un diario cartaceo o digitale a seconda di come siamo mentalmente predisposti. Fin qui tutto chiaro ma resta un elemento importante su cui focalizzare l’attenzione: come rendere chiara e fruibile a noi stessi, al medico tutto il tracciato dei dati. Il mio percorso con il diabete ha portato a definire alcune considerazioni al riguardo. A prescindere dal formato con cui memorizziamo i dati, cartaceo o digitale che sia, quel che è importante mettere in evidenza sono alcuni valori di sintesi che andrebbero personalizzati e non ho ritrovato negli strumenti disponibili oggi per noi diabetici. Così sono arrivato alla conclusione che la via migliore sta nel elaborare un diario in proprio se ne abbiamo le possibilità e capacità per riuscire a ricomprendere le esigenze di cui sopra.
I valori da riportare sono la glicemia assieme al quantità d’insulina iniettata o infusa e i carboidrati più le eventuali note a margine della giornata utili a evidenziare particolari condizioni che hanno influito sul diabete. I valori integrativi utili a facilitare la comprensione dell’andamento della malattia e riproducibili all’interno di un diario personalizzato sono, ad esempio: la media settimanale dei valori glicemici, la marcatura degli episodi d’ipoglicemia e iperglicemia ed infine la sottolineatura dei plusvalori aggiunti in rapporto a un precedente dato normale e ancora una colonna in cui riportare la presenza o meno di corpi chetonici nel sangue o urine (io riporto ancora i valori della glicosuria).
Per rendere meglio l’idea riporto un estratto del diario cartaceo autoprodotto.
Data | Ora | Glicemia | Insulina | Carb. | Ipo | Iper | Glic.uria | Acetone | Note |
01/05/12 | 09.00 | 127 | 4 | 100 | 0 | 0 | |||
01/05/12 | 13.00 | 300** | 3 | X | |||||
01/05/12 | 16.00 | 60** | X |
Gli asterischi riposti affianco alla glicemia servono a rimarcare la variazione eccessiva della medesima e sono utili a chi deve leggere, interpretare il quadro dell’andamento del compenso del flusso glicemico in un dato arco di tempo per poi valutare il da farsi. Naturalmente nel corso del tempo il modo di raccogliere i dati va adattato in rapporto a una scelta di compromesso tra noi e il medico che ci ha in carico. E qui cominciano le dolenti note per qualcuno, poiché esclusi coloro che hanno un diabetologo “in esclusiva”, gli altri, e sono la maggioranza, vanno a rotazione a seconda del primo disponibile presso il centro specialistico. Allora in codesta situazione sarebbe quanto mai opportuno trovare una metodologia standard su cui archiviare i dati per semplificare e uniformare i processi e non trovarsi ogni volta punto a capo della storia, con conseguenti episodi incresciosi nonché disguidi di sorta.