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GlutineIn occasione della giornata mondiale della celiachia è stata presentata

la 4° Campagna di informazione sui disordini glutine correlati, promossa da Schär, patrocinata da AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi Endoscopisti Ospedalieri) e ADI (Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica).

A GIUGNO UN MESE DEDICATO ALLE INTOLLERANZE AL GLUTINE

300 giornate informative in farmacia su tutto il territorio nazionale e

4 giornate di consulti telefonici gratuiti con esperti dietologi e gastroenterologi

Tutte le informazioni su www.megliosenzaglutine.it

Celiachia? Sensibilità al glutine non celiaca? Dieta senza glutine? Per dare una risposta a queste domande a giugno scendono in campo oltre 100 specialisti gastroenterologi e dietisti a disposizione del pubblico durante il Mese delle Intolleranze al Glutine, campagna nazionale di informazione sui disordini glutine correlati, in particolare celiachia, sensibilità al glutine non celiaca e IBS, promossa da Schär, brand del Gruppo Dr. Schär, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione Clinica (ADI) e di Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri (AIGO).

“I gastroenterologi – dichiara il Professor Antonio Balzano, Presidente AIGO – Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri – sono senza dubbio la figura professionale a cui si rivolge il paziente con una sintomatologia carico dello stomaco, dell’intestino e in più in generale di tutto l’apparato digerente. Abbiamo quindi il dovere, le capacità e l’obbligo di individuare la patologia e di consigliare la terapia più idonea Per questo motivo AIGO rinnova anche quest’anno il suo supporto a questa importante iniziativa d’informazione, mettendo a disposizione del pubblico i suoi esperti per fornire consulenze telefoniche gratuite.”

 “Promuovere un’informazione corretta e fornire consigli utili a pazienti affetti da patologie riconducibili all’alimentazione senza glutine – afferma il Professor Antonio Caretto, Presidente ADI – Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione Clinica  sono punti saldi su cui ADI e i suoi specialisti lavorano da anni.”

La Campagna d’informazione, giunta alla quarta edizione, rinnova l’obiettivo di informare l’opinione pubblica chiarendo le differenze fra celiachia e sensibilità al glutine non celiaca e sottolineare la necessità di evitare l’auto-diagnosi e di consultare sempre il medico di riferimento in caso di sintomi ripetuti.

 L’edizione 2015, visto il successo riscontrato negli anni precedenti, quest’anno si arricchisce e prevede due tipologie di attività rivolte al pubblico:

  • Dal 29 maggio al 29 giugno 300 giornate informative in farmacia su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con dietiste ADI disponibili a dare informazioni sui disordini legati all’ingestione di glutine e su come seguire una corretta dieta aglutinata
  • Dal 9 al 12 giugno dalle 9.00 alle 18.00 l’ “Esperto Risponde”, quattro giornate di consulti telefonici[1] gratuiti in collaborazione con l’Associazione Italiana Gastroenterologi Endoscopisti Ospedalieri (AIGO) ed ADI, in cui un esercito di oltre 100 specialisti gastroenterologi e dietisti offriranno una consulenza telefonica, volta a chiarire dubbi ed a fornire consigli sulle patologie glutine correlate.

Per maggiori informazioni sulle farmacie aderenti all’iniziativa e per prenotare un consulto telefonico visitare il sito www.megliosenzaglutine.it

 La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, proteina presente nel frumento, nell’orzo o nella segale, che provoca un attacco all’intestino tenue da parte del sistema immunitario. È una patologia in continua espansione a livello mondiale con un’incidenza che arriva fino all’1% della popolazione.

I dati epidemiologici a disposizione della comunità scientifica – precisa il Professor Carlo Catassi, Università Politecnica delle Marche, Ancona e coordinatore del Comitato Scientifico del Dr. Schär Institutetengono però conto solo del numero di pazienti celiaci diagnosticati clinicamente ed escludono il cosiddetto “icerberg celiaco” di pazienti non diagnosticati. Il rapporto tra casi diagnosticati e non diagnosticati infatti è ancora di 1 a 3, 1 a 5 – continua Catassi  – e per questo motivo sarebbe opportuno uno screening sempre più attento dei soggetti potenzialmente a rischio. La celiachia, quindi, è e rimane a tutt’oggi una patologia sotto-diagnosticata”.

La sensibilità al glutine non celiaca è un’entità clinica di recente inquadramento e necessita di una diagnosi di esclusione rispetto alla celiachia e all’allergia al grano. Esperienze internazionali dimostrano come la sensibilità al glutine non celiaca sia un problema di larga diffusione e confermano che la stima delle persone potenzialmente sensibili al glutine sia largamente superiore a quella dei potenziali celiaci ed allergici al grano. Attualmente sono in corso numerosi trial clinici volti a chiarire quali sono i meccanismi alla base di questa condizione clinica.

Lo studio Glutox ha dimostrato che un paziente su quattro, se interrompe l’assunzione di cibi a base di glutine, non soffre più dei fastidi tipicamente attribuiti al cattivo funzionamento dell’apparato digerente storicamente, se negativi alla celiachia, attribuiti alla sindrome dell’intestino irritabile –  spiega il Dottor Luca Elli, Responsabile Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e membro del Dr. Schär InstitutePertanto è possibile ipotizzare per queste persone una terapia esclusivamente basata sulla dieta, simile a quella adottata per la malattia celiaca ed interrompere la terapia farmacologica, più aggressiva e costosa, con notevoli vantaggi sia per la qualità di vita del paziente che da un punto di vista economico-sanitario”

Per le due condizioni cliniche la terapia risolutiva è la dieta senza glutine, rigorosa ed a vita nel caso della celiachia, e temporanea da adottare sotto stretto consiglio del medico nel caso della sensibilità al glutine non celiaca. “Una dieta senza glutine se correttamente bilanciata, è sicuramente sostenibile, senza particolari rinunce, sia grazie alla grande disponibilità in commercio di prodotti sostitutivi, sia grazie a un’ampia gamma di alimenti freschi naturalmente privi di glutine – dichiara Letizia Saturni Specialista in Scienze dell’alimentazione e membro del Dr. Schär Institute.

[1] Si ricorda che i consulti telefonici, non possono sostituire una visita dal proprio medico, né fornire diagnosi cliniche.