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La ridotta consapevolezza dell’ipoglicemia (IAH) nel diabete di tipo 1 (T1D) è un importante fattore di rischio per l’ipoglicemia grave (SH) ed è associata a risposte atipiche all’ipoglicemia nelle regioni cerebrali coinvolte nell’eccitazione, nel processo decisionale e nella memoria. Non è noto se il ripristino della consapevolezza dell’ipoglicemia alteri queste risposte. I ricercatori canadesi hanno cercato di studiare l’impatto del ripristino della consapevolezza sulle risposte cerebrali all’ipoglicemia.

Dodici adulti con T1D e IAH sono stati sottoposti a MRI funzionale di etichettatura con spin arterioso pseudocontinuo durante un clamp ipoglicemico (5-2,6 mmol / L) prima e dopo un programma di educazione strutturata per evitare l’ipoglicemia (Dose Adjustment for Normal Eating), supporto specialistico e terapia con pompa potenziata dal sensore (Medtronic MiniMed 640G). Le risposte del flusso sanguigno cerebrale ipoglicemico (CBF) sono state confrontate prima e dopo l’intervento utilizzando l’analisi predefinita della regione di interesse del talamo, della corteccia cingolata anteriore (ACC), della corteccia orbitofrontale (OFC) e dell’ippocampo.

Risultati: dopo l’intervento , i punteggi Gold e Clarke sono diminuiti (da 6,0 ± 1,0 a 4,0 ± 1,6, P = 0,0002 e da 5,7 ± 1,7 a 3,4 ± 1,8, P = 0,0008, rispettivamente), i tassi di SH sono diminuiti (da 1,5 ± 2 a 0,3 ± 0,5 episodi all’anno, P = 0,03), i punteggi dei sintomi ipoglicemici sono aumentati (da 18,8 ± 6,3 a 27,3 ± 12,7, P = 0,02) e le risposte dell’epinefrina non sono cambiate ( P = 0,2). Dopo l’intervento, l’ipoglicemia ha indotto maggiori aumenti dell’ACC CBF ( P = 0,01, coordinate voxel di picco [6, 40, -2]), mentre l’attività talamica e OFC non è cambiata.

Si osserva un aumento del flusso sanguigno all’interno dei percorsi cerebrali coinvolti nell’autoconsapevolezza interna e nel processo decisionale (ACC) dopo il ripristino della consapevolezza dell’ipoglicemia, suggerendo un recupero parziale delle risposte cerebrali perse nell’IAH. La resistenza delle reti frontotalamiche, coinvolte nell’eccitazione e nell’elaborazione delle emozioni, può spiegare perché non tutti gli individui con IAH raggiungono il ripristino della consapevolezza solo con l’istruzione e la tecnologia.

Pubblicato su Diabetes Care il 18 dicembre 2020