terbutalina

Un basso dosaggio (2,5 mg) di Terbutalina per via orale (farmaco in uso per l’asma ed altre malattie occlusive delle vie respiratorie) sarebbe di aiuto nell’evitare l’ipoglicemia notturna e il rimbalzo iperglicemico al risveglio nel diabete di tipo 1. Il sarebbe è d’obbligo in quanto, al momento, questo viene riportato dai primi risultati di una ricerca condotta dai clinici dell’Università di St. Louis. Queste prime indicazioni sono poste nell’articolo presente nell’ultimo numero della rivista tecnico-medica: Diabetes Care (dicembre 2008). Ma per essere sicuri di una effettiva efficacia e stabilità del trattamento nei diabetici di tipo 1, occorre verificare la traduzione della sperimentazione in un campo più ampio di persone a cui applicare i test. In poche parole: si vedrà se c’è del sodo o dell’aria. Come in tutte le argomentazioni annunciate a mezzo dei canali d’informazione, occore sempre controllare a quale stadio dei lavori si trova la ricerca: in questo caso siamo appena nella prima fase di tre, e tra una tappa e l’altra possono trascorrere tra i cinque ed gli otto anni minimo; quindi esiste un fondato motivo per non eccitarsi troppo all’idea di dare le cose per fatte.