Un altro argomento di stagione, per così dire balneare, riguarda l’impatto del diabete con il bagnasciuga, la spiaggia e simili; nello specifico il punto all’attenzione di questa osservazione riguarda il piede del diabetico, e lo slogan da adottare segue: prevenire e meglio che tagliare.
In poche parole non dobbiamo trascurare i nostri piedi tutto l’anno, e con l’estate ancor di più: in particolare quando andiamo in giro, in spiaggia o in acqua non facciamolo con le estremità nude. Il cosiddetto piede diabetico: quella condizione fisica conseguenza di un diabete fortemente scompensato e fuori controllo, o di pericolose infezioni sopravvenute nell’arto a seguito di tagli, ferite, bruciature; può portare all’amputazione dell’articolazione quindi non è il caso di scherzarci su (quando parlo di protezione del piede intendo calzature leggere sì ma veramente protettive; sono da evitare scarpe aperte o addirittura pericolose come le ciabatte infradito). La cosa da fare è parlare col medico e chiedere consiglio su come tutelare al meglio l’articolazione. Le ragioni per proteggere i nostri piedi poggiano su solide basi, ed inoltre faccio una postilla finale: nei nostri centri per il controllo del diabete gli ambulatori preposti al controllo del piede non esistono oppure sono inadeguati. Quindi a maggior ragione conviene tenere i piedi a norma.