Insulina

Caro lettore abituale di questo blog di un diabetico sul diabete, caro lettore occasionale o arrivato su questa schermata per caso, voglio condividere con te un pensiero, un desiderio, una certezza, se me lo consenti; tanto io non scrivo tanto, cerco di non portarti via molto tempo, perchè sò, purtroppo che viviamo un’epoca del mordi e fuggi.

La mia certezza riguarda il diabete, il fatto che le nuove generazioni non vivranno più con questa malattia, è solo questione di tempo, penso non molto, e per questo che occorre dare ancora più energia a sostegno alla ricerca, non solo una volta all’anno, per risolvere questo problema sempre più diffuso e urgente; questa considerazione la faccio perchè l’uomo spesso dimentica chi è, cos’è stato e che Roma non fu costruita in un giorno. E questa riflessione è fatta per ricordare, spero anche nel futuro, a chi potrà godere di buona salute, quanti sacrifici sono stati compiuti, sia in termini di persone che di mezzi, per migliorare la vita e le condizioni umane della nostra specie.  Quando ci facciamo una dose d’insulina o prendiamo un’aspirina diamo per scontata, dovuta la cosa in sé, invece non è così, nulla è dovuto, garantito, inesauribile. Ecco perchè di fronte a ogni componente del nostro vivere quotidiano dobbiamo avere più coscienza e rispetto.

Ed infine un desiderio: cerchiamo di essere un poco migliori ogni giorno, e quando dosiamo l’insulina pensiamo anche a dosare le nostre emozioni. Meglio un’ iperemozione che un’iperglicemia. Per noi diabetici ci vorrebbe oltre a  un microinfusore d’insulina un analogo di allegria, penso che ci aiuterebbe non poco.