La glicemia parola d’ordine del diabete: riprendendo il discorso cominciato ieri il punto fisso di un diabetico ogni giorno è contrassegnato dal controllare il tasso di zucchero nel sangue e cercare di limitare gli schizzi verso l’alto o il basso della stessa. La cosa non è semplice per tante ragioni endogene ed esogene, ma il punto di fondo riguarda il che fare. Ora che mi sto destreggiando a gestire la malattia con il microinfusore sto capendo un fatto basilare rispetto alla somministrazione dell’insulina con siringa o penna: con il mezzo tradizionale puoi fare correzioni di unità da iniettare per far fronte a uno scompenso glicemico ma resta comunque sempre alla base il problema della continuità d’erogazione dell’ormone; con il microinfusore la distribuzione del farmaco è continua e quando accadono sbalzi, si può intervenire modulando le frazioni di unità in crescendo o decrescendo secondo il valore della glicemia. La parola “chiave” di tutto questo ragionamento è: basale; all’interno di questo aggettivo si pone tutto il gioco di stabilità glicemica relativa. La pratica di questo schema la individuo nel contrastare l’effetto rimbalzo da evento ipoglicemico avvenuto nei giorni scorsi durante la notte: grazie al monitoraggio continuo della glicemia con il sensore ho visto che la base di lancio verso lo spazio degli zuccheri nel sangue avviene dopo circa tre ore dall’assunzione di glucosio per arrestare l’ipoglicemia; è proprio in quel frangente ho programmato un bolo basale temporaneo per un paio d’ore a 1.3/2.0 unità d’insulina per ora, e nelle successive due ore ho ricontrollato la glicemia per capire se la dinamica di proiezione verso l’alto proseguiva, oppure si arrestava. L’aumento proseguiva e mantenevo il bolo basale temporaneo su 1.3 unità per ora, al successivo controllo dopo sempre le due ore il livello cominciava lentamente a scendere e allora ho riportato l’assetto insulinico alla normalità. L’elemento conclusivo mi porta a dire che la fase di punta di tutto il processo iperglicemico si sviluppa nelle sei ore e quindi è all’interno di questo periodo su cui occorre intervenire.