(Causa una perdita di dati nel server dove è appoggiato questo blog sono costretto a ricostruire questo post non avendo una copia di sicurezza.)

Il diabete risente e incide sullo stato di armonia ed equilibrio mentale della persona, può provocare stati d’ansia e nervosismo? La mia risposta senza incertezze è sì.  Altrettanta chiara è la considerazione che lo stress fa parte della vita e anche se mi chiudessi in una caverna a vivere da solo sarei alla fine una persona con problemi comunque, e non starei bene.

Desidero mettere al centro delle mie riflessioni quotidiane sul diabete un tema a me caro: come vivere la tensione provocata dal lavoro cercando di non rimanerne schiacciato non solo dallo stress, ma anche dalla pressione psicologica che l’attività lavorativa, l’eccesso di angherie e simili finisce per esercitare effetti negativi anche sul buon compenso della glicemia.

Allora che fare? Se avessi una risposta risolutiva su questi aspetti della vita quotidiana e della condizione diabetica, non sarei qui a dilettarmi della materia ma probabilmente farei dell’altro (lo dico simpaticamente).

La cosa migliore da fare è di non essere aggredito e vivere succube dei conflitti ma reagire in modo da sfogare la tensione (con modalità non violente e civili sia ben chiaro), questo e un percorso auspicabile poi attraverso il dialogo e la comunicazione si possono sempre trovare le vie per superare le tensioni e gli scontri. La discussione in proposito è aperta, anzi apertissima.