E si parte! Destinazione Vermiglio, Val di Sole (TN) vicino a passo del Tonale altezza 1200 metri s.l.m. Ho preso tutto? Mutande di lana, cerotti? Ah si ho dimenticato l’insulina e il kit di ricambio per il microinfusore! Caspita!
Stavo scherzando. Ma quando parto faccio sempre un inventario dell’occorrente sotto il profilo farmacologico e degli accessori per il diabete, e quest’anno con l’arrivo del microinfusore debbo reinventare l’inventario; poi c’è il glucometro, le strisce, le lancette per il pungi dito, insomma un bel po di materiale da portare con me.
La novità da considerare è data dal sensore glicemico che ho già innestato, così da capire come reagirà l’organismo all’ambiente e all’esercizio fisico. A proposito con l’estate e il caldo ho capito che il set d’infusione andrà cambiato ogni due giorni anziché tre per via della sudorazione che ne facilita il distacco.
Ecco riepilogando il metodo che uso per avere tutto il necessario dal punto di vista terapeutico è costituito dal suddividere il materiale in tre categorie; farmaci; insulina e derivati; accessori per il controllo della glicemia; razionalizzando al massimo i bisogni.
Per i farmaci conto il fabbisogno e prendo un quantitativo leggermente proiettato all’eccesso, con una riserva supplementare in grado di far fronte a un giorno in più di permanenza in villeggiatura. Per l’insulina prendo con me due flaconi per il ricambio del serbatoio del micro ed i kit d’infusione in numero tale da consentire un cambio ogni due giorni, più due supplementari.; inoltre con me porto due penne di insulina rapida e bantu così da far fronte in caso di rottura o malfunzionamento del microinfusore.
Altre cose da non dimenticare: il kit di glucagone per affrontare gravi episodi ipoglicemici oltre allo zucchero naturalmente; poi il glucometro con strisce e pungi dito in misura tale da garantire un numero adeguato di glicemie. La pressione arteriosa la posso controllare in farmacia.
Ecco ho preso tutto?