La partenza è sempre diversa per ciascuno e la reazione psicofisica al viaggio fa parte della sfera dimensionale di un individuo, per usare parole semplici e comprensibili voglio dire come l’insieme di elementi che compongono un tragitto hanno in me un fattore di alterazione dell’equilibrio ed armonia mentale, di seguito portano a subire un aumento della glicemia.

Io sono consapevole di questo aspetto della mia mente quindi mi sono organizzato prendendo qualche goccia di benzodiazepinico così da affrontare l’esodo verso la vacanza limitando lo stress da rottura della routine quotidiana; sempre a proposito di innovazioni da me introdotte per apportare alcuni miglioramenti nella salute d’ogni giorno, siccome faccio fatica ad avere una pressione arteriosa accettabile al risveglio essendo iperteso, da alcuni giorni la compressa, il farmaco che prendo per questa condizione lo somministro prima di andare a dormire (ore 23 circa) anziché prima di colazione, e i risultati sono molto buoni. Ora vedrò se andando in altura riuscirò a fare altrettanto.

Il diabete: ieri il percorso del viaggio ha visto una glicemia contenuta nella media di valori pari a 169 mg/dl. L’unico momento critico l’ho avuto prima di pranzo quando la stessa era 240, causa stress da percorso stradale, poi recuperato ottimamente. L’alimentazione sono riuscito a mantenerla nell’ambito di un’assunzione controllata in carboidrati, considerando la sedentarietà, con il tempo passato per buona parte in auto.