Lo scrivevo poco più di un anno fa circa gli effetti svariati sul fisico delle alterazioni glicemiche: tra questi vi è l’emicrania un sintomo che si presenta sovente in me quando ho delle repentine alterazioni, sia verso l’alto che in basso, della glicemia. L’emicrania me la porto con me fin dall’esordio del diabete, era nel 1964, e alcune volte ho cercato di sopportare il dolore stoicamente senza prendere rimedi farmacologici, in altre occasioni assumevo degli analgesici della famiglia FANS, che oggi non posso più assumere per via dei problemi gastrici a seguito della terapia intensiva per contrastare il processo infiammatorio generato dall’artrite reumatoide.
In questo periodo affronto l’emicrania con il paracetamolo in primo luogo: questo malessere apparentemente banale non va sottovalutato alla presenza di diabete e con ipertensione arteriosa e livelli di colesterolo elevati; giacché le predette condizioni possono essere portatrici di attacco cerebrovascolari (come l’ictus): Ecco perché diventa importante far presente al medico di base e allo specialista la presenza di questi sintomi e la loro periodicità, allo scopo di fare i necessari accertamenti diagnostici e prendere le contromisure del caso.
Se il mal di testa non è molto intenso, si può farlo rientrare senza l’impiego di farmaci ma con una tecnica di ginnastica posturale che a me ha portato un certo giovamento: l’esercizio consiste nella rotazione del capo a 360 gradi alternato a veloci ondulazioni della testa a sinistr verso destra e viceversa.