Comincia il conto alla rovescia della settimana che precede il Natale, e mentre vedo il calendario con l’ultimo foglio dell’anno scorrere via velocemente noto come in giro quest’anno si respira un’aria diversa, meno ricca e più sobria di colori e affollamenti per le vie della città, con esclusione degli ipermercati e hard discount. Segno evidente delle difficoltà presenti nella vita quotidiana di tante famiglie e persone. Il contesto attuale vede il mio diabete continuare ad essere stabile e ben compensato: tutto ciò mi rendo conto sta diventando normalità per me, o perlomeno una pausa lunga dopo tanti decenni di avversità con la malattia.

La settimana appena lasciata alle spalle ha visto la glicemia attestarsi su una media di 163 mg/dl, senza eventi di alterazione degni di nota a parte una leggera ipoglicemia subito rientrata nella normalità. Il confortante quadro degli esami, con l’ottimo dato dell’emoglobina glicata posizionato a 6.3, mi porta al prossimo appuntamento presso il centro di diabetologia tranquillo e sereno. Mercoledì 22 dicembre e fissato il giorno dell’ultima visita per quest’anno, e finito un ciclo se ne riprende un altro.

L’elemento di novità di queste festività è rappresentato dall’avere addosso il microinfusore e il sensore glicemico: un’arma in più per poter tenere sotto controllo eventuali effetti speciali della glicemia, anche se continuerò a fare i miei controlli paralleli utilizzando il glucometro. Perché due controlli sono meglio di uno come mi ha insegnato l’esperienza vissuta nei giorni scorsi, con discrepanze di risultato tra l’Holter glicemico e il reflettometro.