La fase centrale delle festività di cambio anno è stata superata discretamente, tra cenetta di mezzanotte  e pranzone di capodanno. Un modo diretto per affrontare con impeto e slancio le sfide del nuovo anno, con lo stomaco a fare da linea Maginot all’intenso fuoco nemico di carboidrati, grassi a fiumi.

Il diabete ha retto all’impatto, ma a volte c’è da domandarsi quanto incide il lato fisico o se non è quello mentale che combina l’effetto maggiore sulla nostra condizione? La domanda oserei dire che ha già una risposta: la mente a lungo andare pesa e condiziona le nostra percezione e visione delle cose.

Nell’ultima settimana del 2010 la media dei valori glicemici si è mantenuta sui 151 mg/dl, riconfermando un’ottima stabilita e compenso. Le mie capacità gestionali nel quotidiano del diabete unite con il microinfusore utilizzato a pieno regime, hanno potuto portare a casa questo importante risultato.

L’avvio del 2011 è pieno di ricorrenze collettive e personali: si celebra il 150° anniversario dell’unità d’Italia, io compierò cinquant’anni di età e quarantasette con il diabete. Cari lettori ad essere sincero le date non mi solleticano affatto perché fanno parte del perenne scandire umano di albe e tramonti. Alla fine dei conti ogni giorno vissuto è sempre nuovo e vale per sé. L’unico aspetto che mi tocca è il fatto di poter essere ancora qui a scrivere e descrivere vissuti, sensazioni ed emozioni guardando avanti. Ancora una volta buon e felice anno nuovo.