Finisce un mese, gennaio, primo momento di bilanci al principio del nuovo anno, non tanto per il mio peso corporeo che resta sempre stabile essendo il metabolismo ottimale e veloce, e la mia dieta fatta a regola d’arte, ovvero senza rinunce ed eccessi di alcun genere: a proposito faccio 63 chilogrammi. La somma del periodo si rifà a come mi sono comportato io con il diabete.

Mentre la settimana scorsa, in particolare tra lunedì e martedì, ho avuto problemi di iperglicemia resistente, per via di alcuni fattori collegati al cambio di ritmo quotidiano negli orari dei pasti e a pressioni emotive legate alle incombenze assistenziali per mio padre, con problemi di iniziale demenza senile e cadute al suolo da vertigini. Stato che ha portato ad una media della glicemia settimanale pari a 176 mg/dl. Il valore mensile del tasso di zucchero nel sangue è stato pari a un valore intermedio di 150 mg/dl, uno dei migliori in assoluto registrati nel corso della mia vita, da quando raccolgo i dati.

I dati servono a capire come va la gestione della vita, e in questo caso del diabete, saperli impiegare al meglio è fondamentale. La fortuna presente con la condizione diabetica riguarda proprio la possibilità di poter tenere controllata la situazione in autonomia ovunque noi siamo, e questa azione oggi scontata un tempo non era così. Il controllo a casa o non c’era, oppure era insufficiente. All’esordio del diabete, anno 1964 e fino al 1969, la dose d’insulina iniettata era fissa, non v’era alcun controllo e infatti ogni due mesi mi trovavo ricoverato in ospedale per un coma ipoglicemico o iperglicemico con chetoacidosi, e nella pediatria venivo sottoposto a prelievo del sangue dal braccio con siringa di vetro e ago spesso come un chiodo, tra urla e grida di piacere (ironia postuma sic!).

Oggi mi controllo e siccome la mia memoria di diabetico non è ancora stata formattata desidero di tanto in tanto, senza voler essere pedante, ricordare passaggi di vita che sono una piccola particella di rappresentazione dell’evoluzione nella specie “diabetica”.