Da ormai un anno seguo costantemente mio padre: a 76 anni d’età è colpito da una progressiva demenza senile che richiede vari momenti d’attenzione, compatibilmente con il mio stato di salute cerco di seguirlo e lo vado a trovare regolarmente almeno una volta a settimana, anche perché vive solo. La cosa che richiede più tempo in tutto questa fase è costituita dai passaggi burocratici per attivare l’assistenza domiciliare integrata. So che non è una novità: ma trovarsi soli ad affrontare tutta una escalation di scadenze non è facile.

Nella giornata di sabato mentre gli facevo visita e compagnia durante il pranzo ho riscoperto alcuni libri sul diabete che pensavo di aver perso risalenti alla metà degli anni 70, 1976 per la precisione. Fa una certa impressione ripercorre trentacinque anni a ritroso e leggere lo stato del diabete. Il primo testo ritrovato aveva come titolo: diabete e diabetici, scritto da Robert Klinger per i tipi di edizioni Tempo Medico (1976). L’autore era uno dei più noti diabetologi italiani e dirigeva il centro di diabetologia del Comune di Milano e leggendo circa le prospettive di cura del diabete fa sorridere degli esperimenti circa una sorta di “pacemaker” per distribuire l’insulina (l’attuale microinfusore che sarebbe uscito di lì a poco). Altro testo ancora più datato era: la cucina del diabetico, autori Pasquale Montenero e Enrico Guagnini, pubblicato da Edizioni Calderini (1969). Una cosa curiosa, ad esempio, di questo libro riguarda il consumo di calorie nel sonno: per gli autori di 42 anni fa l’uomo ne consumava 576 calorie e la donna 500.

In questo spazio dedicato all’amarcord, al mi ricordo, viene automaticamente da pensare e sorridere fra trenta o quarant’anni i nostri posteri leggeranno delle nostre “epiche” vicende odierne, si perché il presente è un attimo e già diventa passato.

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