Il comportamento del mio diabete nel corso di questi giorni di fine primavera e inizio estate procede regolare, riuscendo a mantenere un controllo soddisfacente dei valori glicemici: la media della settimana è stata pari a 170 mg/dl, un leggero innalzamento rispetto alle ultime settimane a causa di un episodio pesante d’ipoglicemia (40) con a seguire una forte reazione iperglicemica (408). La presenza del microinfusore e sensore non è stata sufficiente ad arginare la piena per una serie di ragioni: in primo luogo la mia scarsa lucidità dovuta a una stanchezza psico-fisica che non mi ha aiutato a restare sul pezzo, così da prendere azioni adeguate di intervento riparatore. Inoltre nel contesto appena descritto ero pure solo e ciò non ha aiutato.

Al di là dell’episodio specifico il dato alla base dello stato diabetico è sempre legato a cogliere la sfida della curva glicemica: quando la vedi salire o scendere e cerchi di arrestarne il processo è già una grande vittoria; al contrario ti trovi steso davanti a una scivolata senza appello. L’appuntamento con l’alterazione glicemica ogni è un passo che mi fa pensare e dire: un’altra volta ce la farò ad affrontare e superare la curva oppure finirò fuori strada.

Anche se le tecniche sono migliorate come la condizioni di vita di noi diabetici, non mi nascondo come una particella infinitesimale di contrarietà può sortire effetti non sempre positivi. Una nuova settimana si affaccia all’orizzonte e ancora c’è della strada da fare, meglio incamminarsi: fa bene alla vita come al diabete.