Non tratto dei referendum previsti a metà giugno o di altri dilemmi esistenziali, bensì delle buone pratiche quotidiane che possono fare bene al diabetico. Al primo posto c’è il movimento, l’antitesi della sedentarietà: se siete già in proprio impegnati per lavoro oppure altro in attività fisicamente attive, intense allora probabilmente avete già risolto il problema. Nel caso appartenete invece alla categoria dei comodi e seduti è il caso di riflettere, quindi agire, ma come? Con lo scarpometro: strumento antenato del moderno contapassi. Se le suole delle vostre scarpe sono immacolate allora significa che dovete adoperarvi per consumarle e camminare, anche solo per scoprire posti e cose ignorati. Le scarpe hanno molto da dire e anziché leggere la mano per conoscere il nostro futuro basta consultare la forma della suola dicevano gli Sioux. Recenti riflessioni scientifiche hanno confermato come un corpo attivo agisce positivamente su ogni parte dell’organismo e la salute. Siccome questo messaggio è pubblicato all’interno di uno dei pochi ponti vacanzieri offerti in questo anno 2011, l’occasione per darsi una mossa, se ancora non è stato fatto, diventa buona.L’altro passo positivo da compiere nel novero delle buone azioni quotidiane è il dialogo, la vita assieme agli altri, perché aiuta a crescere e conoscere per migliorarsi e andare avanti senza tristezze e appesantimenti del pensiero. La stagione favorisce le due regole qui descritte e non lascia spazio ad alibi di sorta o rinunce.