Le differenze tra diabetici riprendendo il discorso contenuto nel messaggio di ieri, sono sì di censo sociale ma non solo: la latitudine geografica e la presenza di una struttura sociale, statale fanno la loro bella differenza quando c’è da garantire un livello base di sopravvivenza davanti a qualsiasi malessere, a patologie croniche e no. Ecco che il pensiero torna a correre verso l’africa equatoriale e nelle tante zone di questa parte del mondo dove spesso se non sempre vengono a mancare le condizioni per poter vivere con una malattia come il diabete, ad esempio.

Nonostante gli aiuti di organizzazioni governative e non la situazione in questa parte del mondo resta invariata e le ragioni per cui non si riesce a creare una rete decente di servizi alla popolazione e di sviluppo economico adeguato, si trova nel endemico e strutturale sistema di corruzzione e malversazione del denaro da parte dei regimi al “ governo” in molti paesi del continente africano. Dove la vita non è un valore ma ancora una merce di scambio. L’Italia a par suo fa poco e niente per quest’area del pianeta, dove si muore per cose stupide e banali ai nostri occhi. Ogni tanto riprendo il tema della mancanza di assistenza sanitaria per i giovani diabetici nelle cosiddette aree svantaggiate della Terra, ricordarlo e fare azioni concrete è un gesto reale per combattere il sempre vivo muro dell’indifferenza che regna sovrano nel nostro quotidiano.