La recensione critica delle caratteristiche tecniche relative al microinfusore Veo della Medtronic continua, e nel peregrinare quotidiano di funzioni esplorate vado a scoprire aspetti funzionali a mio avviso da migliorare negli aggiornamenti futuri dello strumento in questione: in tale direzione sarebbe interessante comprendere se analoghi problemi sono presenti negli apparecchi delle altre marche.

Il lato maggiormente problematico, a mio avviso, riguarda la mancanza, nel software della pompa, del “ multitasking” ovvero di assolvere ad altri compiti quando ci si trova in sospensione dell’erogazione d’insulina: in questo caso infatti il blocco totale. Un esempio banale: se voglio cambiare il tipo di allarme da sonoro a vibrazione mentre si trova in sospensione ciò è impossibile, quindi debbo riprendere l’erogazione d’insulina per qualche istante onde provvedere. Voi direte che è una banalità? Ma se contemporaneamente si potesse stoppare un bolo del pasto e modificare un bolo basale temporaneo troverei l’azione di flusso comoda.

Altro lato da migliorare concerne la trasmissione dei dati tra micro e computer: anziché impiegare la chiavetta “ad hoc” carelink, penso sarebbe pù semplice e immediato utilizzare il sistema universale bluetooth che, tra le altre cose, non richiede hardware aggiuntivo e costi per il diabetico a differenza del primo, con criteri di sicurezza peraltro opinabili, infatti per accedere ai dati del paziente il medico deve avere la stessa password! Una boiata pazzesca.

Poi ho notato una piccola cosa nella prima versione del sensore glicemico da me in uso: se nella fase seguente alle iniziali dodici ore di innesto del medesimo la glicemia è stabile di suo lo stesso Holter manterrà un ottimale e attendibile sincronizzazione, calibrazione dei valori nei sei giorni successivi.

La discussione e i pareri sui punti critici della strumentazione in questione è sempre aperta.