Correva l’anno 1921 e nel giorno 27 del mese di luglio venne dato l’annuncio universale della realizzazione dell’insulina come farmaco da parte di un gruppo di ricercatori, scienziati canadesi

Frederick Banting, e uno studente in medicina suo assistente, Charles Best, isolarono una sostanze che, iniettata ai cani resi diabetici (ricordiamo le precedenti esperienze di Minkowski e Von Mering), li riportava alla normalità, eliminando lo zucchero in eccesso dal sangue e dalle urine. John MacLeod, nel cui laboratorio dell’Università di Toronto i due lavoravano, fu molto interessato ai loro studi e suggerì anche il nome della nuova molecola. Poiché era prodotta dalle isole pancreatiche, regioni ben definite del pancreas che producono ormoni, consigliò di battezzarla insulina.
La sostanza ottenuta da Banting e Best nel cane fu estratta e purificata successivamente anche dal pancreas dei bovini. E proprio l’insulina bovina venne utilizzata per la prima volta nell’uomo. A fungere da cavia consenziente fu un amico di Banting, esasperato dal proprio diabete. Dopo le iniezioni di insulina la sua salute migliorò nettamente, dando il via a una nuova era nella terapia del diabete. Fino ad allora, infatti, l’unica cura possibile era la dieta, che doveva essere rigida e moderata. Gli accorgimenti di tipo restrittivo nell’alimentazione facevano migliorare il quadro clinico, ma non ottenevano grossi risultati, a lungo andare.
L’avvento dell’insulina cambiò il destino di tanti malati, trasformando la loro vita.
La scoperta dell’ormone era tanto importante da consentire a Banting e MacLeod, con il disappunto di Best, tagliato fuori dai due(ricordiamo che in seguito Banting decise di condividere il Premio con Best), di ricevere il premio Nobel per la medicina e la fisiologia due soli anni dopo la loro scoperta. Un record di rapidità rimasto ineguagliato, vista l’usuale lentezza degli accademici svedesi nel riconoscere il merito dei premiati.

Sono passati 90 anni da quel giorno: quasi un secolo; e da quel momento tutti quei diabetici insulinodipendenti, potevano sapere di contare sul farmaco che gli avrebbe consentito di continuare a vivere. Oggi come ieri e sempre in questo mio piccolo angolo di rete desidero ricordare una data che fa parte della storia e realtà quotidiana dell’umanità, di noi diabetici tutti.

A distanza di tanti anni dalla realizzazione dell’insulina aggiungo un’altra importante considerazione di merito: in questi novant’anni tale risultato della ricerca resta comunque sempre il più importante e fondamentale  tassello per i diabetici, nonostante passi avanti nella cura e tecnologia di trattamento del diabete siano stati fatti: trapianto cellule del pancreas, insulina umana e diversificazione delle sue varie tipologie, quindi arrivo della basale su ventiquattro ore, poi ancora il microinfusore con sistema integrato di Holter glicemico e arresto dell’infusione in caso d’ipoglicemia, solo per citarne alcuni.

Ma alla fine di tutta la filiera dobbiamo ricordare e ringraziare l’impegno, l’opera e il risultato ottenuti da Banting e Best, in quella calda estate del 1921, per sempre grazie!