La penna di caucciù che non si rompe, non si spezza più non l’hanno ancora inventata. L’insulina in grado di resistere alle colate del vulcano Etna non c’è ma risulta che ci stiano pensando. Il microinfusore indistruttibile, irreprensibile, funzionante alla perfezione ad ogni condizione non è stato creato anche se una nota marca cinese di notebook ci sta pensando. Insomma gli strumenti perfetti e sempre funzionanti alla bisogna per un diabetico impanicato sono ancora là da venire, o comunque la prossima settimana se li andate a cercare in qualche presidio dell’ASL, negozio specializzato o asta su internet non li troverete perché non si sono e se vi dimostrano il contrario, sono dei truffatori.
Nell’attesa di veder comparire mirabolanti strumentazioni in grado di resistere all’usura del tempo e alla vita naturale dell’uomo, per forza di cose siamo coscienti del fatto che ogni oggetto può rompersi, guastarsi quindi difronte a un’evenienza del genere dobbiamo essere preparati e non trascurare la dotazione di strumenti e farmaci in nostro possesso.
Con le penne precaricate la cosa da fare è molto semplice: occorre avere una quantità di pezzi tale da garantire un minimo di ricambio in caso di malfunzionamento del pezzo; per farla breve: mai ridursi a rimanere in casa con una sola penna d’insulina! La stessa cosa vale per chi fa ancora l’iniezione con la siringa di plastica monouso. Aggiungo un dettaglio importante, già per altro ripreso in questo blog: in caso di mancanza d’insulina e senza una prescrizione medica potete rivolgervi in farmacia per averne mostrando la vostra tessera sanitaria e quella rilasciata dal centro diabetico se fanno storie, perché essendo un farmaco salva vita non può essere negata.
Il discorso è un po’ diverso per quanto riguarda il microinfusore, in caso di sua rottura o guasto dovete chiamare il numero verde del produttore e solitamente nel giro di un paio di giorni al massimo vi invieranno, tramite corriere, uno di ricambio. Nel frattempo dovete avere in casa almeno una penna di insulina rapida e di Lantus così da tamponare il periodo d’intervallo con lo schema d’emergenza fornito dal vostro diabetologo nella fase di formazione all’impiego dello strumento.
I casi menzionati in questo post hanno una cosa tra loro che li accomuna: non dobbiamo farci mai prendere dal panico perché sono tutti problemi e contesti risolvibili con estrema semplicità e rapidità, con il diabete non esiste nulla di impossibile occorre sempre avere consapevolezza di tutto ciò.
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