Le giornate assolate e ventose provocano in me problemi di secchezza oculare e per trovare un poco di breve sollievo ogni quattro, sei ore applico delle lacrime artificiali per lubrificare la superficie dell’occhio, anche rimane sempre presente un fastidio notevole per la luce intensa, ma per fortuna le cose vanno un pochino meglio grazie all’ufficio che di mattina non è esposto direttamente al sole. Le gocce rappresentano la metafora del diabete una malattia spesso di difficile definizione ai più, perché il sentire comune di un malessere e condizione di sofferenza è reso visibile da aspetti sintomatici marcati e invalidanti, mentre il nostro diabete apparentemente non è. Dai diari dei diabetici d’oltreoceano si ama definire la nostra condizione come: la malattia invisibile; il termine lo trovo di per sé valido anche se non completo nel delimitare i confini descrittivi della patologia. Io trovo una termine più corrispondente al diabete in: malattia sotterranea, poiché scava il nostro organismo lentamente come le acque carsiche, fino poi a creare i noti problemi collaterali se non si agisce in tempo. Si è proprio così: goccia a goccia nel corso del tempo i vasi sanguigni si logorano con gli incontrollati livelli alti di zucchero presenti (glicemia), e il nostro corpo, una immensa e diramata rete di arterie, subisce offese lungo tutto i suoi organi vitali: occhi, reni, cuore, cervello e molto altro ancora.

Il vero punto critico del diabete è la sua assenza di sintomi, almeno nel tipo 2, e questa realtà rende ancor più insidiosa la malattia perché spesso accade che, quando accade il trauma, sia troppo tardi per permettere una soluzione tampone o di riparo, da qui nasce la necessità di controllare a casa la glicemia per mantenere dentro a un recinto di contenimento il livello dello zucchero nel sangue. Oltre al controllo glicemico casalingo gli altri strumenti basilari per ottimizzare lo stato di salute del diabete sono: l’emoglobina glicata, un parametro del sangue che consente di capire la media dei valori glicemici nell’arco di tre mesi così da capire se la glicemia è sotto controllo o meno; la visita oculistica in quanto il primo organo ad essere intaccato da una situazione fuori margine sono proprio gli occhi e l’elettrocardiogramma, strumento diagnostico, assieme al monitoraggio della pressione arteriosa, utile a capire se il nostro cuore è in sofferenza come le arterie e fare le ulteriori indagini mediche.

Una volta riscontrata la presenza di problemi e prese le strade giuste per curarsi con le adeguate terapia l’unica via per annullare l’effetto negativo del diabete è sempre costituita dal recupero del suo compenso glicemico.
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