Dolcetto o scherzetto, per parafrasare la festa di Halloween, al diabete? Alla fine di ottobre mi viene da dire stavolta: scherzetto. Le cose non vanno bene ancora per quanto riguarda il mio patto di stabilità della glicemia in attesa che la BCE e l’Unione Europea prenda le misure adeguate per fronteggiare la crisi finanziaria degli stati membri più in difficoltà debbo continuare ad arrangiarmi nel far tornare i conti pure io. Domanda: dov’è finito il mio buon compenso glicemico? Ora come ora più che l’oracolo di Delphi mi servirebbe un creativo del dosaggio insulinico in grado di aiutarmi a destreggiare tra boli basali, correttivi e preprandiali. A parte l’ironia d’esordio nei giorni scorsi sono successi vari fatti che distinti tra loro che hanno combinato un risultato di elevazione della media glicemica nella settimana pari a 190 mg/dl. Il primo fatto accaduto tra domenica 23 e lunedì 24 ottobre e stato lo sgancio della cartuccia d’insulina dal microinfusore e sul tema più unico che raro dedicherò un apposito post perché il fatto merita di essere approfondito, e l’interruzione dell’erogazione del farmaco per dodici ore circa ha portato ad una sbalzo iperglicemico tra 430 e 460 mg/dl. Proseguendo a metà della settimana si è manifestato un evento ipoglicemico con a seguire rimbalzo iperglicemico. E per non farmi mancare niente venerdì 28 ottobre una faringite con raffreddore a contribuito ad aggiungere ulteriore instabilità alla mia glicemia. A coronamento del frangente epocale non avevo impiantato addosso il sensore glicemico, cosa di non poco conto per riuscire a tenere monitorata meglio la situazione ed in particolare le tendenze in essere dei flussi glicemici.

L’ottimismo dovrebbe cominciare a riprendere il comando della situazione in questi giorni, se non capitano imprevisti di sorta e altri malanni fuori programma. Inoltre da ieri ho reimpiantato l’Holter e posso avere un guardiano in più e di buon livello per il diabete. La sintesi periodica del mese di ottobre in termini di rendimento posso definirla in questo modo: dopo mesi di sereno il diabete è entrato nell’autunno e per buona parte del suo tempo le nuvole con temporali hanno occupato il cielo con pochi sprazzi sole. Ora vedrò cosa riserba novembre, e comunque debbo riabituarmi a convivere coi fenomeni di maggiore variabilità della glicemia, senza scordarmi di come vanno ad incidere dentro tutto questo i fattori umorali e di pressione ambientale.

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