Il moto perpetuo del tempo sta per riportarci al Natale e la ricetta che solitamente presento al venerdì oggi non c’è, o meglio cambia la prescrizione ed è a modo suo molto semplice e la racchiudo nel racconto per un giorno straordinario ogni attimo, quando nasce una vita e senza tanto clamore lascia un’impronta indelebile dentro ciascuno di noi, un’emozione come il mattino che nasce, un fiore che cresce. L’amore motore di questa terra che viene e va .

Il mio diabete desidera augurare a tutti i lettori buon Natale con una storia breve perché noi siamo fatti così tante singole storie che messe assieme fanno la grandezza e bellezza della vita, della nostra terra.

Dove sei tra le luci del giorno di festa e gli addobbi delle strade, nelle case?

Ti cerco tra le decorazioni dell’albero illuminato e nelle statuine del presepio

Ancora non ti trovo

Poi vado ancora a provare tra i regali, tanti, se lì ti nascondi, ti cerco coi miei occhi profondi

Niente da fare

E arriva l’ora di pranzo, non puoi mancare

Macché manco tra le pietanze ti fai scovare!

Accipicchia son stanco e affranto mi getto sul divano per riposare

Ma proprio mentre sto per chiuder gli occhi odo voci provenire da fuori di casa

Mi affaccio alla finestra

E un bambino piccino bacia dolcemente un passerotto che morbidamente gli si era posato sulla mano.

Ecco dov’eri finalmente t’ho trovato e nominato

Sei Buon Natale!

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