698mg/dl.

“Cos’è? Quindi?” Domandai al dottore, il suo sguardo si era spento.
Esce dalla stanza.
Torna con tre infermiere.
Avevo tre flebo attaccate alle braccia.
Ho rischiato il coma iperglicemico.
Il laboratorio analisi non ha chiamato nessuno per informare dei risultati.
C’è stato un via vai di gente dalla mia stanza, tutti i miei parenti erano preoccupati per me. È stata la prima volta che ho visto piangere papà. La mamma si sentiva in colpa per la colazione del giorno prima.
Avevo fame.
Due giorni dopo il primo pasto, finalmente. Non vedevo l’ora.
Erano le 12.
Mi chiamano in infermeria.
“Bella bimba, questa è la tua penna di insulina, questo è il tuo aghetto. Ora mostro alla mamma come deve fare ok?”
L’infermiera fece delle dimostrazioni su un’arancia.
In quel momento decisi di dover prendere il mano la situazione e fare la mia prima iniezione di insulina in completa autonomia.
Avevo 9 anni e mezzo e ho infilato un aghetto sulla mia coscia per la prima volta.
Non sapevo che l’avrei fatto per tutta la vita.
Faceva un po’ male.
Il giorno delle dimissioni dall’ospedale tornai a casa e fui accolta da tutti i miei parenti e un cartellone “bentornata MariaMartina”.
Piangevano tutti e iniziai a piangere anch’io.
Sono emotiva.
A distanza di mesi, il diabetologo che mi seguiva mi disse che dovevo iniziare a fare le iniezioni sulla pancia.
Avevo paura.
Così una sera mamma papà e Steve presero in mano una penna di insulina con un aghetto e iniziarono a farsi delle punture sulla pancia (senza iniettarsi insulina ovviamente) per dimostrarmi che non fa male e non devo avere paura di farlo.
Steve aveva solo cinque anni e molto più coraggio di me.
Posso solo ringraziarli.
Da quando ho iniziato ad iniettarmi L’insulina in pancia le mie glicemie sono migliorate.
Sono le tre del mattino, è inverno e nonostante questo sto sudando.
Tremo. Mi tremano le mani e non mi sento più le gambe.
Ho 40 di glicemia.
Che brutta sensazione, essere disturbata durante il sonno da questo mostro. Sono in ipoglicemia. Devo mangiare tanto.
Ho fame, il mio corpo richiede zuccheri.
Odio le ipoglicemie.
Settembre 2013.
Parto per Pistoia.
Campo regionale con tutti i diabetici della Puglia con età compresa tra i 13 e i 18 anni.
L’esperienza più bella della mia vita.
Ho condiviso una settimana con ragazzi che avevano una cosa in comune con me.
Eravamo tutti felici…e diabetici.
Grazie a questa esperienza ho imparato a non avere vergogna, ho imparato a parlarne con le persone perché è giusto che le persone sappiano.
Ho acquisito maggiore consapevolezza della mia malattia.
La tecnologia mi ha aiutata.
Ho messo il mio primo microinfusore.
Un affarino che mi nascondevo nel reggiseno ed era collegato tramite un filetto ad una cannula sulla mia pancia.
Sembra complicato.
Niente più punture sulle braccia, pancia, gambe e glutei.
Niente 15 iniezioni ogni tre giorni. Solo una.
Sono pigra.
Dovrei fare sport, lo sport fa bene.
Devo smetterla di mangiare la pasta col sugo e fare la scarpetta col pane. Non mi fa bene ma è buono.
Faccio due unità in più.
Avevo solo 9 anni e mezzo quando ho scoperto di essere affetta da Diabete di tipo 1.
Il mio compagno per la vita, mi piace pensarla così.
E quindi ciao, sono MariaMartina e ho il diabete di tipo 1 quello giovanile.
Oltre alle ipoglicemie che sono il mio terrore, oltre ad una borsetta con glucometro, siringhe e zucchero da portare sempre appresso e la mia voglia irrefrenabile di mangiare carboidrati, va tutto bene…”poteva andare peggio” cit.



14 pensiero su “Secondo me ha il diabete”
  1. Racconto giovane ma già cresciuto e pronto per l’avvenire un passaggio di vita importante che fa maturare ma se lo affronti come stai facendo tu il futuro sarà sempre luminoso. Brava MariaMartina

  2. Mio figlio Luca dice che sai descrivere molto il diabete e se lo dice lui allora è una garanzia!

  3. 1 giugno

    Quattro biscotti ai cereali, due fette biscottate integrali e un bicchiere di succo di arancia rossa. Questa la colazione scelta per un pieno di energia e vitalità, almeno così pensava dopo ore passate su google mettendo a confronto cibi e proprietà nutritive delle migliori colazioni europee.
    Stanotte l’ho sognata. Poi sei arrivata tu e il sogno è cambiato…. in meglio, continua così!

  4. Forse la mia esistenza sta nell’accettare i miei errori e continuare ad essere la persona che sono. perché la vita è molto di più che il diabete tu mi insegni MariaMartina

  5. Sono tante le ragioni per dirti grazie, ma ti dico solo grazie di esistere e di farmi esistere, perché senza te non vivrei. Buona vita MariaMartina!!!!

  6. Grazie del supporto, grazie del coraggio, grazie di darmi una mano perché ho capito che senza la tua esperienza sarei affogata in un lago di guai, tu mi dai la forza e fai capire che valgoi, si tu ce la fai Maria Martina

  7. Tante parole non sempre rendono interessanti i discorsi… a volte una sola parola racchiude un profondo significato: grazie!

  8. Nel giardino dell’amicizia si piantano i semi con cura e le piante che ne derivano sono curate anche di più finché sbocciano in fiore. Grazie per aver fatto sbocciare questo tuo racconto MariaMartina!

  9. Scrive la mente
    scrive la mente scossa,
    scrivi mente pazza
    non sai dove rifugiarti!
    Qui trovi la tua pace
    qui il tuo Eden.
    Grazie MariaMartina!

  10. Accadono cose che sono come domande,
    passa un minuto oppure anni,
    e poi la vita risponde.
    Alessandro Baricco
    La dedico a voi giovani donne coraggiose
    Amanti della vita perché il male serve per
    esaltare il bene e liberarci dalle catene
    Della malattia

  11. Cara Martina la mia diabetologa, che sa fare anche l’oroscopo, dice che noi arieti siamo dei fulmini di guerra solo che i fulmini durano poco: che sia vero?

  12. Ciao MariaMartina…..penso ti ricordi di me….sono Andrea il barman della praja…..oggi ho voluto subito cercare il tuo articolo e credimi…mi hai fatto piangere…..sei una ragazza forte e da ammirare…..continua così e i bambini a cui fai la clownterapia avranno sempre un sorriso in più…..xk in questa vita serve tanto sorridere…..aiuta a passare i momenti brutti ?

I commenti sono chiusi.

Ciao Pizza Blue Monday 15 gennaio Giornata mondiale della Neve