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Ogni tanto capita di vedere qualche iniziativa estemporanea a proposito di diabete, nella settimana passata ho letto di un progetto legislativo presentato da un consigliere regionale del Lazio a sostegno della prevenzione e informazione sulla patologia diabetica. La mia decisione di intervenire ora su questo argomento è voluta perché la campagna elettorale ha avuto termine, e quindi sono fuori dalle eventuali e sempre possibili strumentalizzazioni. Cosa ho da dire in proposito? La cosa è semplice: non sento e vedo l’esigenza di imbrigliare la questione diabete, sotto il profilo di un percorso educativo e formativo sul campo, all’interno di un processo accidentato di carattere legislativo e burocratico; è già presente in tal senso una normativa nazionale e regionale di per sé sufficiente, non si sente la necessità di caricare il sistema di ulteriori fardelli, punto e a capo. La cosa che dovrebbero fare le istituzioni pubbliche è intervenire per rendere meglio accessibili i servizi, e meno tediose le procedure, ridurre i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie; le reali esigenze sono queste. Tutto il resto, compreso il predetto progetto, è propaganda (che, guarda caso, esce a pochi mesi di distanza dalle elezioni regionali), della serie: l’insieme fa brodo.