giudicare

Un classico di ogni fine anno è una valutazione d’insieme degli accadimenti intervenuti, ed un giudizio di massima sui 365 giorni lasciati alle spalle e le aspettative per i prossimi che ci attendono. Per quanto mi riguarda il 2008 è stato un anno equilibrato: la gestione del diabete è stata, fatti i conti, ben controllata; per la prima la volta, dopo quattro anni consecutivi, non sono stato ricoverato in ospedale. Quindi dal lato personale della salute e del diabete le cose hanno funzionato come dovevano, e questo lo conservo come un valore in sé caro, da tenere buono. E per quanto riguarda il diabete come dato generale? Quest’anno non ha riservato passaggi eclatanti nello sviluppo di percorsi remissivi della malattia, ma piuttosto ha messo in luce delle tendenze che, penso, cresceranno negli anni a venire: primo per tutti il controllo continuo della glicemia diffuso nelle persone e duraturo col tempo, in grado di allertare sulle condizioni di scompenso diabetico; in  secondo si torna e sentir parlare del “pancreas artificiale”, che, grazie alle nanotecnologie potrebbe nei prossimi anni diventare una realtà. E’ oramai confermato come flop la somministrazione per via inalatoria dell’insulina, come anche il suo impiego per via orale non appare più come all’orizzonte: insomma la cosa certa è ancora l’iniezione con ago e penna, o siringa.  E, comunque sia, le somme si tirano sempre alla fine.