C’è poco da fare per affrontare quell’alternarsi di giornate, levate e tramonti del Sole chiamato vita, ci vuole lo spirito giusto, lo spirito di adattamento a tutti i fattori che compongo la liturgia delle ore: fatta di risvegli, contatti, imprevisti, sogni, desideri e molto altro ancora.
In tutto questo insieme di eventi il diabete fa parte del gioco della vita, sempre se sei diabetico? E allora che fare?
La risposta è semplice: per convivere con il diabete ci vuole un forte, e sottolineo forte, spirito di adattamento; una condizione, cui so bene, è più facile da dichiarare che da mettere nella pratica quotidiana, ma è un passaggio necessario per continuare a vivere senza ostacoli supplementari e difficoltà indesiderate la nostra quotidiana esistenza.
L’adattamento è più difficile da incastrare nella fase iniziale della malattia, ma quando riusciamo a farlo tutto diventa più facile; per far una comparazione: l’adattamento al diabete è come l’avvio del computer, lento. Ma terminato il processo di partenza, se avete un processore veloce e molta memoria allora andata a scheggia; stessa cosa vale per il diabete, se usate il cervello, ragionate, ce la potete fare.