Il diabete è una patologia dove il malato sta al centro nella gestione della vita quotidiana dell’evoluzione dello stato di controllo, sotto il profilo del quadro glicemico, del dosaggio dell’insulina, dell’apporto di carboidrati nell’alimentazione e dell’attività fisica esercitata, dei fattori emotivi, di stress. Una base chiave, dopo un necessario percorso formativo sul diabete, nell’amministrazione del quotidiano è costituita dal diario del diabetico: una tabella giornaliera dove riportare i valori della glicemia fatti con l’autocontrollo casalingo; le quantità di insulina iniettata ed altro utile a capire l’andamento della malattia (come il conteggio dei carboidrati ed il monitoraggio della pressione arteriosa). Nel corso dei miei anni di vita col diabete ho imparato ad acquisire alcuni elementi utili a capire come va il diabete, dall’osservazione di alcuni fattori “corporali”, esempio: guardando il colore dell’urina riesco a capire, indicativamente, la presenza di zucchero nella stessa attraverso il suo colore; se l’aspetto e limpido e trasparente significa un presenza medio – alta di zuccheri; se la tonalità va verso il giallo paglierino, verde chiaro, la glicosuria e normale o accettabile. Altri aspetti che possono far capire nel breve periodo un diabete non ben compensato, sono rappresentati, ad esempio, dal colore del viso: se tende ad arrossarsi facilmente in condizioni normali (non esposizione alla luce solare) questo può essere indicatore di problemi alla microcircolazione vascolare; come anche dai tempi lunghi di rimarginazione dei tagli e ferite si può intendere come va il diabete. L’importante è tenere traccia di queste informazioni e sensazioni e darne comunicazione al medico di base ed allo specialista diabetologo, memorizzandole nel nostro diario.