Insulina

Oggi 27 luglio ricorre la data convenzionale di scoperta dell’insulina, per la precisione è l’88° anniversario di questo basilare evento per cura del diabete e la sopravvivenza dei diabetici, in particolare di quelli col tipo 1.

Ricordare questo fatto è importante per tanti buoni motivi, a partire già dalla semplice e fondamentale ragione che sono vivo, fino a proseguire con l’evoluzione delle terapie per la cura e la gestione del diabete: tutta questa evoluzione è avvenuta in un arco di tempo breve, ovvero meno di un secolo.

Sempre per non dimenticare, e questo passaggio lo ricordano soprattutto i diabetici di lungo corso, l’insulina al principio era solo di un tipo e veniva ricavata dal pancreas dei bovini e  suini macellati, e l’efficacia della stessa era sì valida ma meno potente e immediata delle tipologie oggi distribuite; per non parlare poi del salto di qualità dall’insulina di origine animale a quella presente di sintesi umana, che si avvicina di molto all’ormone prodotto dagli individui non diabetici naturalmente dalle cellule del pancreas sano.

Ed altro ancora ci sarebbe da dire: come buon ultimo le nuove insuline basali, che fanno prolungare il loro arco d’azione nelle 24 ore (vedi la Lantus).

Lo sviluppo della ricerca in ambito biomedico e farmacologico deve far ben sperare sugli sviluppi futuri per la cura e guarigione dal diabete, per intanto ci vuole tempo e pazienza, nonché fiducia. L’azione da compiere oggi per ricordare l’evento della scoperta dell’insulina, ma anche tutti i giorni dell’anno, è di sostenere la ricerca per migliorare la vita a noi diabetici e chissà magari un giorno guarire pure dal diabete.