Ogni anno , mese, giorno è dedicato a qualche tema: politico, sociale, culturale o sanitario e tra le tante iniziative messe in calendario in ottobre, un periodo molto prolifico, vi è in particolare  la  prevenzione della salute dentale. L’argomento riveste una particolare importanza per noi che viviamo con il diabete: avere denti e gengive sane costituisce un fattore di primaria importanza per mantenere un buon controllo glicemico e fa bene a tutto l’apparato cardiovascolare tra l’altro.

Un diabete scompensato favorisce l’insorgere, tra le altre cose, di complicazioni nel cavo orale, la più conosciuta si chiama parodontite. “I segni della parodontite sono infiammazione gengivale, sanguinamento al sondaggio, perdita di attacco con formazione di tasca gengivale e riduzione dell’osso alveolare. Si manifesta come gengivite già nell’adolescenza, lentamente progressiva, che durante periodi di riduzione delle difese immunitarie presenta aggravamento acuto con associata perdita d’attacco. Nel corso della vita gli effetti patologici si cumulano, fino ad arrivare all’età adulta dove si palesano gli effetti distruttivi della malattia. L’entità di tale distruzione è in funzione dei livelli di placca, fumo, stress, diabete, efficienza del sistema immunitario. Il rischio di contrarre parodontite cronica è compreso tra 3 e 7 nei tabagisti; la risposta terapeutica in tali individui ha una prognosi più sfavorevole, e l’attenuazione dell’infiammazione indotta dal fumo tende a celare la reale gravità della patologia. La parodontite rappresenta un fattore di rischio per le coronaropatie: la presenza di patogeni parodontali negli ateromi delle carotidi indica il rischio che gli agenti eziologici della parodontopatia possano raggiungere il cuore e le coronarie favorendo l’aterosclerosi e la trombosi. Inoltre è stata riscontrata una certa correlazione tra nascite premature e parodontite. Il diabete, oltre che rappresentare un fattore di rischio per la parodontite, può essere più difficile da controllare in pazienti affetti da patologia parodontale. Infine, studi epidemiologici recenti sostengono che la flora e l’igiene orale possano influire sulle condizioni polmonari.” (fonte Wikipedia)

La migliore prevenzione di questa importante malattia del cavo orale è rappresentata dalla massima igiene per in nostri denti e gengive, mediante un quotidiano impiego dello spazzolino e dentifricio, più filo interdentale, dopo i pasti principali e del colluttorio prima di andare a dormire. Inoltre la bocca di un diabetico è soggetta ad avere un aumentata salivazione e quindi anche maggiore acidità che può intaccare alla lunga lo smalto dei denti, e da qui ancor di più deve risiedere la motivazione per preservare la salute del bocca e il sorriso con l’igiene quotidiana che risparmia tempo, danaro e ulteriori complicazioni alla nostra salute.

Io proprio ieri ho fatto la seconda visita di controllo dal dentista con ablazione del tartaro e ancora una volta lo stato di denti e gengive è risultato ben controllato. Prima di perdere i denti agiamo, dopo restano ponti mobili, impianti e dentiera con tutti i costi morali e materiali.
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