L’argomento ricorrente nella vita col diabete è costituito dalla ricerca, dall’attesa che prima o poi si giunga a trovare una soluzione per la remissione della patologia diabetica, onnicomprensivamente intesa (tipo 1 e 2). Se ben guardo la mia condizione di vita quotidiana, ma penso a quella di ognuno di noi, beh in fondo io, noi tutti siamo dei ricercatori. Di cosa? Semplicemente di far quadrare i conti col diabete: ovvero di trovare una punta di equilibrio tra glicemia, terapia, alimentazione e stile di vita. E come compito della ricerca, quotidiana, non è poco poiché richiede costante impegno e tentativi su tentativi: a volte ci si può far prendere dallo sconforto o dal fatuo entusiasmo; però prima o poi ci si riesce a far tornare il conto. Per fare la ricerca del buon compenso diabetico non servono delle costose attrezzature tecnologiche, basta avere i seguenti strumenti: della carta e penna per annotare le nostre glicemie e quantità di insulina iniettate, il glucometro per il relativo controllo dei valori dello zucchero presente nel sangue, e poi la volontà di perseguire l’obiettivo dell’equilibrio del nostro diabete. Tutto qui.