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Come si evince dal titolo del post la notte scorsa l’ho passata con un evento di iperglicemia, l’effetto fisico tradotto nella pratica dei sintomi: forte acidità nell’area del cavo orofaringeo e  dall’esofago, con difficoltà a prendere sonno e conseguente mancanza di riposo. Al risveglio la glicemia era collocata a 352 mg/dl e prima di pranzo stava scendendo a 304 mg/dl.; poi, finalmente prima di cena lo zucchero nel sangue si era portato a 134 mg/dl e quindi la normalizzazione è proseguita con un valore glicemico prima andare a letto pari a 110 mg/dl. Terminata la descrizione di quanto accaduto nella giornata appena trascorsa, la cosa che conferma per l’ennesima volta come il diabete è una patologia subdola e cospirativa per l’organismo, si concentra su quanto accaduto il giorno prima della proiezione  verso l’alto della glicemia; i dati del zucchero nel sangue erano: 64 mg/dl prima di colazione con 4 unità di novorapid e 34 grammi di carboidrati, 115 mg/dl prima di pranzo con 9 unità di novo mix 70 e 61 grammi di carboidrati, 90 mg/dl prima di cena con 5 unità di novorapid e 84 grammi di carboidrati, poi 10 unità di lantus alle ore 21 e 84 mg/dl prima di andare a letto. La cosa positiva di questo tracciato analitico riguarda i tempi di recupero da una alterazione improvvisa dei valori della mia glicemia: oggi per fortuna riesco a ristabilire il compenso in giornata, o al massimo il giorno successivo.