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In questi mesi di vita con questo blog dedicato alla mia vita col diabete guardando dentro alla blogosfera diabetica, ho notato una cosa sulla formazione dei percorsi di scrittura e narrazione sulla condizione del diabete: quasi tutti i weblog sono sorti con l’esordio della malattia del blogger. La cosa fa chiaramente pensare ha due temi: la necessità di far conoscere quello che succede al diabetico di nuovo ingresso con questa condizione che ti cambia l’esistenza, ed è anche un modo per rappresentare il bisogno, la ricerca  di sostegno e confronto nel merito della vita col diabete. Io in questo senso vado per scelta e per tempi contro corrente: in primo luogo perché quando mi è esordito il diabete non c’era né internet, né i blog (e questo è un dato oggettivo); in secondo luogo la scelta di scrivere sulla malattia, e non mi trattengo dal chiamarla col suo vero nome, è legata dalla voglia di parlare liberamente e responsabilmente della mia vita con il diabete, con l’auspicio di contribuire a far crescere la consapevolezza che questa patologia non è un limite alla vita umana ma un parte di noi che va gestita. Se non lo si fa allora sì che diventa un problema.